Contattore elettrico: a cosa serve e come funziona

23 Maggio 2023
Contattore elettrico: a cosa serve e come funziona

Un contattore elettrico è un apparecchio elettronico che viene utilizzato per controllare e misurare vari parametri elettrici. Si tratta di uno strumento in grado di fornire vari tipi di dati, che viene usato per l’accensione e spegnimento dei circuiti elettrici.

Esistono vari tipi di contattori elettrici, monofase o trifase, ma sono tutti progettati per commutare grandi portate di corrente. Essi trovano impiego in tutte le situazioni, in cui occorre sostituire in modo frequente l'elettricità in un circuito.

Sul mercato esistono svariati tipi di contattori, molto usati nel campo industriale per controllare vari parametri.

Si possono trovare parecchi conduttori all'interno di fabbriche o magazzini, dove vi è la presenza di diversi tipi di macchinari elettrici, che vanno accesi e spenti in momenti specifici ed utilizzati per svolgere determinate azioni.

Caratteristiche, funzionamento e usi di un contattore elettrico

Un contattore elettrico è costituito da varie parti e da parametri fissi e variabili. Il primo elemento fondamentale è l'elettromagnete di comando, poi vi sono i contatti e i separatori. Questo speciale interruttore ha la funziona principalmente di aprire e chiudere la corrente.

Esso si presenta come una piccolo apparecchio munito di display lcd, un suo protocollo e vari parametri. Per capirne il funzionamento, bisogna sapere che questi dispositivi vengono utilizzati prevalentemente per avviare i motori elettrici, ad esempio nei sistemi d’illuminazione ad elevata potenza.

Il funzionamento del contattore è semplice, perché nel momento in cui l'elettricità raggiunge la bobina elettromagnetica, si crea un campo di tipo elettromagnetico che fa scattare il meccanismo del contattore.

Per sapere un contattore a cosa serve, bisogna partire dalla sua struttura. Esso è sostanzialmente composto da un elettromagnete, che apre e chiude i vari contatti di potenza, successivamente troviamo il corpo o custodia del conduttore che protegge tutte le parti conduttive ed infine i contatti che trasportano l’energia elettrica nel circuito.

Per capire come collegare un contattore monofase, occorre sapere che si tratta di un dispositivo che ha una determinata capacità di carico, protezione da sovraccarico e dei contatti a molla.

Il collegamento contattore segue uno schema specifico e avviene quando si collegano uno o più circuiti tramite il dispositivo. In merito al contattore funzionamento, si può affermare che si tratta di strumenti ideati per innestare e disinnestare in modo veloce i circuiti ad alta potenza.

Differenza tra contattori e relè

Un contattore, noto anche come teleruttore, è simile ad un relè, ma vi sono molte differenze. I commutatori e i relè statici si usano negli impianti di riscaldamento con termoregolazioni, nei quadri elettrici di edifici e alberghi, nei macchinari per lo stampaggio e negli impianti d’illuminazione.

Entrambi, sono apparecchi realizzati per inserire dei carichi di potenza, che funzionano in modo elettromeccanico. Il relè è una sorta d'interruttore che può isolare due circuiti, ma in base al tipo di commutazione, si suddividono in relè neutri, polarizzati, a ritenuta e a tempo.

Un relè è una sorta di contattore di tipo unipolare, ossia che può collegare solo due circuiti. Tuttavia vi sono relè e contattori di tipo bipolare, per collegare più circuiti con contatti aperti o chiusi. I relè possono commutare dei carichi bassi di corrente, per cui hanno prestazioni più basse rispetto ai contattori.

Questi utlimi, a differenza dei relè, si usano per le tensioni e le correnti elevate e possono anche aprire correnti di sovraccarico. Per cui, la scelta del giusto dispositivo va fatta in base al tipo di carico da commutare. I carichi di corrente forti e le tensioni di manovra elevate, necessitano dei contattori elettrici che hanno più potenza dei relè.

Si può affermare che un contattore è un dispositivo elettromeccanico, progettato per durare più a lungo di un relè. Oltre a questo, un contattore elettrico è più robusto e può gestire carichi di tensione fino a 400v. Infine, essendo progettato per applicazioni con una potenza molto elevata, offre un grado di sicurezza maggiore.

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