Come collegare un interruttore: tutti i passaggi

19 Maggio 2021
Come collegare un interruttore: tutti i passaggi

L'interruttore è un dispositivo elettronico realizzato in materiale plastico, o in metallo, presente nella maggior parte degli impianti elettrici, e utilizzato soprattutto nelle abitazioni per azionare o bloccare il passaggio della corrente dalla fonte all'oggetto che dobbiamo utilizzare. Scopriamo come collegare un interruttore e quali differenze esistono tra i vari interruttori.

Tipologie di interruttori

Prima di montare un interruttore è importante sapere di quale tipologia abbiamo bisogno, per scegliere quello più idoneo e che rispecchi le nostre esigenze. Per cominciare, possiamo dire che gli interruttori sono fondamentalmente di due tipi: quelli unipolari e quelli bipolari.

Mentre l’interruttore unipolare interrompe il flusso di corrente elettrica ad un solo polo, ovvero quello della fase, l’interruttore bipolare interrompe il flusso di corrente che arriva sia alla fase che al neutro, quindi ad entrambi i poli. In questa maniera prese e interruttori garantiscono sicurezza e si evitano sia eventuali guasti che possibili incendi del quadro elettrico.

La differenza tra interruttore bipolare e interruttore unipolare è evidente: infatti, mentre il primo è contrassegnato da due simboli, 0 e 1, che indicano in modo preciso quando l’interruttore è attraversato dal flusso di corrente e quando è interrotto, il secondo non riporta alcun disegno. Ovviamente il prezzo interruttore varia in base alla tipologia e al marchio scelto.

Importanza dell’interruttore magnetotermico

Tra gli interruttori troviamo anche l’interruttore magnetotermico, un dispositivo che protegge da eventuali sovraccarichi di corrente, che possono verificarsi quando c’è un cortocircuito oppure quando vi sono apparecchi che non funzionano bene.

L’interruttore magnetotermico è dunque un salvavita fondamentale, in quanto avverte che qualcosa non va e ci evita di "prendere la scossa" in certe situazioni. Questo dispositivo è obbligatorio per legge e deve essere necessariamente presente nel quadro elettrico. Inoltre, è necessario sapere che l’interruttore magnetotermico può essere bipolare o unipolare.

Differenza tra interruttore e deviatore

La differenza tra interruttore e deviatore riguarda soprattutto lo schema delle luci da gestire, la grandezza delle stanze, la praticità nel controllo dell’impianto. L’interruttore deviatore ha sul retro tre entrate, tre morsetti, mentre l’interruttore ne ha soltanto due.

Inoltre, mentre l’interruttore è in grado di comandare da una sola posizione nello spazio uno o più punti luce, il deviatore è un particolare interruttore che al posto di interrompere il flusso di corrente di un cavo elettrico, come avviene con l’interruttore, lo devia invece su di un altro cavo. In questo modo due deviatori possono consentire di comandare una lampada da due punti.

Per quanto riguarda l’interruttore elettrico e l’interruttore a pulsante, il primo rientra negli interruttori classici e tra i più semplici: presenta una luce a due posizioni e serve a far funzionare in maniera adeguata tutti i punti luce della casa. Il suo meccanismo di funzionamento è semplice, in quanto prevede l’attivazione e la chiusura del circuito nel momento in cui si preme l’interruttore.

Gli interruttori a pulsante o relè sono, invece, più moderni e funzionali: funzionano tramite un impulso elettromagnetico che consente di aprire e chiudere il circuito con un dispositivo attivato tramite le variazioni di corrente.

Procedura per collegare un interruttore

Per collegare un interruttore occorrono innanzitutto dei cacciaviti isolati e delle forbici per spellare i fili. Prima di iniziare il montaggio interruttore, qualunque sia la tipologia scelta, bisogna interrompere il circuito elettrico che porta la tensione in entrata al carico finale, quindi è necessario staccare l’interruttore magnetotermico e anche l’interruttore inerziale.

Tieni presente che la corrente elettrica domestica scorre su un cavo inguainato composto da tre fili di rame, anch'essi inguainati, composti da una fase, un neutro e la terra. L’interruttore ha il compito di interrompere, come già detto prima, o la fase o il neutro o tutti e due.

A questo punto, dopo aver interrotto il circuito elettrico, inizia l’operazione di collegamento interruttore:

  • Comincia a lavorare sulla presa dove vuoi installare l’interruttore togliendo la placca decorativa e la parte frontale
  • Inserisci l’interruttore nell’apposito alloggiamento, poi comincia a spellare con le forbici i fili presenti nel muro, in modo da far spuntare il rame
  • Individua i fili che corrispondono alla fase e al neutro e collegali alla parte superiore dell’interruttore
  • Inserisci i fili che provengono dall’elettrodomestico nella parte inferiore dell’interruttore, prestando attenzione a mettere la terra e il neutro nella stessa posizione dei fili superiori
  • Una volta completata questa operazione, inserisci la placca interruttore e ricollega eventuali prese o interruttori che avevi scollegato, alla fine rimetti la presa nel muro.
  • Dopo aver eseguito tutta la procedura, potrai constatare il buon funzionamento interruttore riattivando l’interruttore salvavita e facendo circolare la corrente.

Come vedi, sostituire interruttore non è affatto difficile e potrai seguire la stessa procedura per qualsiasi interruttore.

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