Interruttore magnetotermico: a cosa serve e come funziona

21 Aprile 2023
Interruttore magnetotermico: a cosa serve e come funziona

Indispensabile in tutte le case, l’interruttore magnetotermico è un dispositivo elettrico presente nell’impianto. Scopriamo di seguito a cosa serve, quali sono le sue caratteristiche e come funziona.

Interruttore magnetotermico a cosa serve

L’interruttore magnetotermico è un dispositivo che serve a garantire all’impianto massima protezione da sovraccarichi e corto circuiti, che possono verificarsi durante il funzionamento.

Nello specifico, si tratta di un dispositivo elettrico di sicurezza definito anche salvavita e previsto dalla normativa, che regola la realizzazione degli impianti elettrici ed è obbligatorio in tutte le abitazioni.

La sua installazione è prevista nel Decreto n.37 del 2008, che regola i requisiti per installare e realizzare gli impianti elettrici domestici.

Interruttore magnetotermico funzionamento

Vediamo ora come funziona un interruttore magnetotermico.

Questo elemento interrompe il flusso di energia elettrica, nel caso si verifichino contatti diretti o indiretti nell’impianto a causa di sovraccarico, oppure si verifichi un corto circuito.

Questo dispositivo garantisce tre tipologie di protezioni: magnetica, termica e differenziale. Successivamente, all’interno presenta due diverse sezioni che operano seguendo principi fisici specifici. Per quanto riguarda la sezione magnetica, serve ad evidenziare se è in atto un cortocircuito e rileva l’immediato sbalzo del flusso di corrente.

Infatti, quest’ultimo crea un campo magnetico che fa scattare il salvavita.

La sezione termica viene azionata tramite una resistenza elettrica ed include all’interno una lamina bimetallica, che con il calore si piega fino a quando non scatta l’interruttore.

Il dispositivo entra in azione quando si crea un malfunzionamento verso terra, che viene detto comunemente dispersione oppure, quando accade una folgorazione, in questo modo protegge le persone da eventuali contatti diretti e indiretti che potrebbero esserci.

Dimensionare interruttore magnetotermico

Ciascuna linea che parte dal quadro deve essere dimensionata e va a sezionare le diverse zone di forza motrice ed illuminazione. Nel caso si verifichi un sovraccarico, la zona interessata si sgancerà, isolandola dal rischio elettrico e così facendo sarà più facile trovare il problema.

Un ulteriore vantaggio è far rimanere attiva parte dell’impianto non colpita dal guasto elettrico. Questo succede perché non vengono interrotte le attività oltre la zona dove si presenta il guasto, ma anche anche nel caso vi siano anomalie sulla forza motrice, l’illuminazione risulta comunque essere funzionante.

Come scegliere un interruttore magnetotermico

Nella scelta dell'interruttore magnetotermico, bisogna considerare alcuni criteri indispensabili.

Caratteristiche interruttore magnetotermico

  • La corrente nominale;
  • La corrente di intervento differenziale;
  • La corrente massima del circuito da proteggere;
  • Il potere di interruzione corrispondente al valore della corrente di corto circuito nella zona di installazione. Quale valore si presenta trovando la differenza tra ingresso e uscita, che richiede l’intervento del differenziale;
  • La tipologia di differenziale.

Può esserci più di un interruttore magnetotermico in un quadro elettrico, a seconda del progetto da realizzare e dell’azienda che viene contattata per installare l’impianto elettrico. Ovviamente, si tratta di lavori che vanno eseguiti sempre da personale esperto, affidabile e competente nel settore.

Quanto costa un interruttore magnetotermico

Il costo di un interruttore magnetotermico varia a seconda della tipologia scelta. Ne esistono di diversi modelli sul mercato, differenti per caratteristiche e marchi, ma in genere il costo si aggira fra 15 euro e 50 euro.

Fra le tipologie presenti sul mercato troviamo il salvavita puro, che offre solo la protezione differenziale e si può installare come interruttore generale. Mentre, il differenziale separato è un dispositivo che viene usato soprattutto in ambito industriale.

Si trovare altre due tipologie ovvero il salvavita accoppiato ed il salvavita riarmante. Nel primo caso, esso offre sia protezione magnetotermica sia differenziale, mentre nel secondo caso si tratta di un differenziale puro, capace di richiudersi talvolta per ridare corrente quando scatta per fulmini o temporali.

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