Lampada di emergenza: come funziona e dove metterla

20 Gennaio 2023
Lampada di emergenza: come funziona e dove metterla

Una lampada di emergenza è un apparecchio per l'illuminazione, che viene posto in zone precise per garantire in ogni circostanza la giusta illuminazione. Generalmente, queste lampade si trovano nei pressi dei locali frequentati dal pubblico, nei posti di lavoro, nei centri commerciali o negli ospedali.

Tali lampadine per l'emergenza sono molto importanti per indicare la presenza di ostacoli e illuminare le uscite, e si attivano in modo automatico nei casi di blackout.

Nei casi in cui manchi la corrente elettrica o si verifichino dei guasti, entrano in scena le lampade di emergenza. In assenza di luce ordinaria, si accendono automaticamente grazie alla presenza di una batteria ricaricabile posta al loro interno.

Nei luoghi pubblici tali lampadine servono a segnalare le uscite, i punti di raccolta e in varie strutture pubbliche sono obbligatorie per legge.

Come funziona una lampada di emergenza

Le luci per l'emergenza, di cui ne esistono vari modelli, sono utilissime per illuminare le zone buie e garantire l'illuminazione dove è necessario.

I dispositivi di emergenza provvisti di batteria a litio, possono avere un'autonomia variabile, che va dalle due fino alle otto ore. In merito alla manutenzione lampade di emergenza, va specificato che le varie luci di emergenza necessitano di verifiche di tipo periodico.

La manutenzione è resa indispensabile al fine di controllare il funzionamento e lo stato dell'apparecchio di emergenza. Secondo la legge, il personale qualificato deve procedere con le operazioni di manutenzione generale, le verifiche sul funzionamento e l'autonomia dei vari dispositivi di sicurezza.

 In modo periodico, si deve controllare che il dispositivo sia in carica in presenza di rete di alimentazione e l'assenza di rotture o degradi.

Una luce d'emergenza è costituita da una lampada led, o tubi fluorescenti, vari componenti elettrici e una batteria interna ricaricabile. Per conoscere come funziona una lampada di emergenza basta sapere che, in genere, hanno tutte il medesimo funzionamento.

Si tratta di lampade che restano sempre collegate alla rete elettrica principale per ricaricare le batterie interne. Nel momento in cui scatta il salvavita o in assenza di energia elettrica, la lampada si accende. Le lampade a led di emergenza, sono quelle più note e diffuse, sia per la loro ottimale resa luminosa, sia per il basso consumo di energia.

Per sapere come sostituire lampada di emergenza si deve semplicemente togliere la vecchia lampada e collegare quella nuova alla corrente elettrica. Se si desidera sapere come testare le lampade di emergenza, occorre semplicemente far scattare un corto circuito dell'impianto per far attivare il salvavita e le lampada di blackout.

Molti si chiedono dove posizionare lampada di emergenza, tale scelta va fatta tenendo conto delle aree di casa che si desiderano illuminare in caso di assenza di luce elettrica. Gli apparecchi di emergenza, solitamente vanno posizionati nei pressi delle porte, delle scale o in altri dislivelli.

Tipologie di lampade di emergenza

In commercio si possono trovare vari tipi di lampade di emergenza. Se si decide d'installare una lampada per l'emergenza per uso domestico, occorre sapere la lampada emergenza quale scegliere. Vi sono delle lampadine di emergenza di tipo portatile, a parete, da incasso e da presa.

In particolare, le lampade di emergenza portatili, a differenza di quelle fisse, essendo dotate di pratico manico laterale, si possono condurre in ogni luogo e possono generare un potente fascio di luce.

La normativa vigente, stabilisce che nei luoghi pubblici, tali luci per l'emergenza devono avere precisi parametri, dimensioni e colorazioni, mentre nei contesti privati non esiste alcun obbligo.

Risulta essere importante sapere come collegare una lampada di emergenza, per garantire in casa il mimo di luce indispensabile per muoversi in assenza di luce. Queste luci, vanno semplicemente installate in una presa a tre posti, oppure si possono fissare con un blocco a vite.

 

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