Come fare un impianto di videosorveglianza

22 Luglio 2021
Come fare un impianto di videosorveglianza

Avere l'impianto di videosorveglianza nella propria casa è una comodità che dona tranquillità sia per la protezione degli oggetti che, aspetto ancor più importante, per la sicurezza dei nostri cari. Le nuove tecnologie hanno fatto passi da gigante per garantire la sicurezza domestica, e i nuovi sistemi di smart home si integrano alla perfezione e trovano applicazione massiccia nella sorveglianza.

Ma è possibile pensare di installare da soli un sistema per la sicurezza domestica? Vediamo brevemente come realizzare un impianto di videosorveglianza funzionale e soprattutto funzionante.

Come si compone un impianto di videosorveglianza

Per vedere come fare un impianto di videosorveglianza bisogna anzitutto specificare che in commercio sono presenti dei kit videosorveglianza completi di tutto che non necessitano di passaggi troppo difficili, sia sotto il profilo dell'installazione che in quello della programmazione delle varie componenti.

Per scegliere il kit più adatto alle proprie esigenze si dovrà valutare singolarmente ogni parte che lo compone, per garantirsi il prodotto finale più utile e funzionale possibile. Vediamo in rassegna le varie parti che compongono il kit per avere un perfetto impianto videosorveglianza fai da te.

Telecamere di videosorveglianza

Prima di tutto si parte con le telecamere di videosorveglianza. Queste andranno fissate in prossimità di muri e nelle zone che desideriamo sorvegliare più attentamente. L'installazione non sarà difficile: oramai queste telecamere pesano poche centinaia di grammi e possono essere sostenute da qualsiasi muro, sia interno che esterno.

La scelta della telecamera differisce per le caratteristiche tecniche della stessa. La maggior parte di queste supportano una risoluzione di 1080p e garantiscono una qualità delle immagini ottimale.

Quello che varia da un modello all'altro è la possibilità di avere la funzione night & day, quella che permette cioè la visione notturna, e la possibilità di avere telecamere wifi. Queste ultime risultano molto più comode perché permettono di avere collegamenti senza fili e non ci costringono ad avere a che fare con lo schema impianto videosorveglianza, che può risultare ostico per un non addetto ai lavori.

Monitor per videosorveglianza

I monitor non hanno molto di specifico da valutare in fase di composizione del nostro kit ideale. Si differenziano tra uno e l'altro per dimensione e risoluzione, saranno quindi le nostre esigenze a fare la differenza.

L'unico fattore che può influire sulla scelta del monitor è probabilmente la natura del nostro impianto di videosorveglianza, quindi se questo sarà esterno, con necessità di un monitor più grande, o magari interno, come ad esempio quelli per monitorare le stanze dei bambini, che richiedono schermi più piccoli ed a bassa risoluzione.

Dvr sorveglianza

Questo è sostanzialmente il cuore pulsante di tutto l'impianto. La maggior parte dei collegamenti, o della programmazione in caso di tecnologia con telecamere di videosorveglianza wireless, avviene partendo da questo dispositivo.

Si tratta della memoria in cui vengono salvate le immagini e i vari modelli differiscono per capienza della memoria e per la possibilità di avere più o meno canali di trasmissione, cosa che influirà sul numero di videocamere abbinabili al dvr.

Questo visivamente si presenta come un lettore dvd, le dimensioni occupate sono sostanzialmente quelle ed è facilmente posizionabile. È altamente consigliabile trovare un modello che sia collegabile con unità di memoria esterna, così da poter eseguire dei frequenti backup delle immagini. Senza questa componente si potrà avere solo una sorveglianza "in diretta", senza la possibilità di registrare le immagini.

Come installare un impianto di videosorveglianza

Ora che abbiamo visto di quali parti si compone un impianto di videosorveglianza completo, passiamo a vedere come si installa un kit in modo da renderlo perfettamente funzionante. Grazie ai prodotti moderni non sarà un'operazione complicata e basterà seguire le istruzioni presenti in ogni kit.

Anzitutto andremo a piazzare le nostre videocamere nei posti che desideriamo controllare con maggiore attenzione, avendo cura di fissarle in zone prive di impedimenti visivi e, nel caso disponessimo di telecamere standard, facendo attenzione ad installarle in zone illuminate.

In base al tipo di prodotto acquistato andremo poi a seguire lo schema impianto per collegare le varie componenti. Se il kit acquistato è wireless, questo funzionerà sulla linea wi-fi domestica e sarà necessario pertanto accoppiarlo con il proprio modem router wireless in tutte le sue componenti, in modo che queste possano comunicare tra loro.

Nel caso di impianti classici, si dovranno invece eseguire i collegamenti a filo, sia per la parte relativa al comparto audio video che per il collegamento di rete che avviene tramite la connessione su cavo lan.

La certificazione impianto videosorveglianza sarà poi l'ultimo passo per mettere in opera il nostro nuovo impianto. Questa viene rilasciata da un installatore, o direttamente dai produttori dei kit, e prevede anche l'esposizione del cartello che avverte della presenza dell'impianto.

La mancata esposizione del cartello può comportare delle gravi sanzioni amministrative, pertanto è consigliabile esporlo immediatamente prima di iniziare la fase d'installazione.

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