Come trovare un corto circuito in casa: i nostri consigli

Una delle cause di malfunzionamento di un impianto elettrico domestico è il corto circuito. Quando questo si verifica, la corrente all’improvviso salta e tutto ciò che è elettrico smette di funzionare. Il fatto che si verifichi un cortocircuito elettrico non vuol dire però che l'impianto non sia realizzato a norma, ma semplicemente che qualcosa non funziona.

È pur vero che la norma CEI 64-8 prevede la protezione da cortocircuito, ovvero l’installazione di protezione per interrompere le correnti di corto circuito prima che queste possano diventare pericolose per gli effetti termici e meccanici nei conduttori e nelle connessioni relative.

I danni di un corto circuito impianto elettrico possono anche essere molto gravi: infatti, l’improvviso aumento della corrente può portare la temperatura dei cavi anche a 1000 gradi, causando incendi e fusione dei cavi di rame. Vediamo dunque come trovare un cortocircuito in casa.

Corto circuito elettrico cause

Prima di capire quali sono le cause del corto circuito, vediamo qual è il significato di cortocircuito: il termine indica una reazione fisica che avviene tecnicamente nel momento in cui il filo di fase ed il filo neutro entrano in contatto, ottenendo così una tensione nulla che non impone nessun vincolo sul passaggio all’interno di questi ultimi.

Questo può verificarsi in seguito ad un guasto impianto elettrico oppure a causa dell’impianto realizzato male. Trovare la causa del corto circuito elettrico è quindi molto importante, in modo da poter intervenire prima di riattivare la corrente.

Come trovare corto circuito

Per prima cosa, per individuare il corto circuito bisogna dare un’occhiata al quadro elettrico e controllare l’interruttore che è saltato. Per cercare un guasto elettrico bisogna evitare di riattaccare la corrente, in caso contrario si rischiano gravi conseguenze. Se nei circuiti sono presenti cavi elettrici bruciati è possibile individuare la provenienza del guasto.

Procedere quindi scollegando tutti gli elettrodomestici e tutti gli apparecchi attaccati al circuito in cui si è verificato il guasto: per capire da quale di essi è derivato il corto circuito, riattiva l’interruttore e controlla con quali di essi la corrente non salta più. Ovviamente quello che causa lo stacco della corrente ha bisogno di essere riparato e quindi va portato in assistenza.

Il corto potrebbe dipendere però anche dalla presa, che magari ha dei fili scollegati che devono essere rimessi a posto. Bisogna quindi estrarre la presa dal muro e verificare che la corrente non salti ancora una volta attaccati gli apparecchi.

In caso la corrente continui a saltare, vuol dire che il problema non è degli elettrodomestici o delle prese, ma dell’impianto. A questo punto è necessario contattare un elettricista esperto che provvederà a cercare il guasto servendosi di un apposito strumento chiamato tester, utilissimo per individuare da dove è derivato il corto circuito.

Come trovare corto circuito con tester

Come verificare un cortocircuito con il tester? Cercare un cortocircuito con tester vuol dire verificare se vi è una bassissima resistenza fra due conduttori per un fatto anomalo. Detto anche multimetro, si tratta di uno strumento di base per chi ha dimestichezza con tutto ciò che riguarda l’elettricità e l’elettronica. Puoi utilizzare il tester in due modi, come misuratore per il calcolo corrente di corto circuito oppure come indicatore di continuità elettrica. Il modo più semplice è la cosiddetta misura di continuità: infatti, se due elementi elettrici sono collegati con un filo conduttore, vuol dire che tra loro vi è continuità elettrica.

In caso di presenza di continuità elettrica, il tester emette un segnale acustico che avverte come tra i due punti in analisi non vi è interruzione. In questo modo è possibile operare senza concentrare l’attenzione sul display, mentre è possibile prestare attenzione al circuito in analisi.